
Il mito
Cassandra, figlia del re di Troia Priamo, sacerdotessa di Apollo, era chiaroveggente e già piccina predisse la rovina della sua potente città. Quando gli Achei varcarono le mura di Troia con lo stratagemma del famoso “cavallo”, Cassandra per sottrarsi all’incendio e alle brutalità degli invasori, si rifugiò nel tempio di Athena, ma i greci dopo aver ucciso le guardie troiane, penetrarono all’interno e la raggiunsero.
Cassandra si era aggrappata alla statua di Athena ma Aiace l’afferrò e la trascinò via, violandola con tal forza da far cadere la statua della dea. Indignata da questo spregevole gesto, la dea chiese a Poseidone di far naufragare la flotta di Aiace appena fosse uscita dal porto, ma nonostante questo, Aiace riuscì ad aggrapparsi ad uno scoglio da dove, in un impeto di orgoglio urlo: “Mi salverò a dispetto degli dei!” Poseidone infuriato, spaccò lo scoglio con un colpo di tridente ed Aiace, reo di tanta sfrontatezza, sparì tra i flutti.
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